Nei pressi di Efeso si trova una caverna detta dei sette dormienti. Il disaccordo fra i Cristiani e l'imperatore era dovuto prevalentemente alla non accettazione da parte dei Cristiani del culto dell'imperatore. Nella seconda metà del III secolo, secondo la tradizione, sette giovani cristiani si rifiutarono di fare sacrifici al tempio dedicato all'imperatore, fuggirono dalla città e si rifugiarono in una grotta dove si addormentarono e quando si svegliarono non si accorsero di avere dormito non solo una notte, ma ben 209 anni, come risultò quando tornarono in città e videro che ormai il Cristianesimo non era più perseguitato. L'imperatore Teodosio informato del fatto lo accettò come prova della "resurrezione della carne", fondamento della dottrina cristiana. I giovani vennero poi sepolti alla loro morte in questa caverna e si costruì una chiesa sui loro sepolcri.
Negli scavi eseguiti a Efeso si sono trovati i ruderi della chiesa e centinaia di tombe. Sia sui muri della chiesa che sulle tombe del VI secolo ci sono scritte collegate alla vicenda dei sette dormienti considerati santi e per diversi secoli i credenti continuarono ad essere sepolti in questo luogo, dove una credenza ritiene sia sepolta anche Maria Maddalena. La leggenda cristiana dei giovani dormienti è ricordata anche nel Corano in una "sura", appunto chiamata "sura della caverna", ed è motivo per i mistici musulmani di numerose interpretazioni.